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giovedì 20 ottobre 2011

Tanto sono sicuro che nessuno leggerà queste mie poche parole anche se sono rivolte a tutti voi sia che mi facciate visita sia il contrario. Nel mio profilo ho scritto che sono un malato oncologico al quale non resta, nonostante le apparenze estetiche, molto da vivere. Voglio mandare un messaggio a tutti voi, un messaggio che mi troverebbe felice se sapessi che, almeno uno, ha riflettuto leggendolo.
Sto combattendo da anni una malattia che non lascia scampo. Ho perso le mie forze per contrastare il suo avanzare, ma non ci sono riuscito. Quello che voglio dirvi è questo: "Siate sempre attenti alla vostra salute. Al più piccolo segno di pericolo rivolgetevi a strutture specializzate. Non perdete tempo! Non fate l'erore di dirvi: Tanto non è niente. Non lo potete sapere. Non fumate, adottate una alimentazione sana e non abbondante, ma giusta nei suoi contenuti. Fidatevi dei medici che incontrerete (augurandovi che nessuno di voi debba mai  ricorrere ai servizi di un madico. Non fatevi abbindolare dai così detti "professoroni". Molte volte il vostro medico curante ne sa molto più del più titolato dei professori. Seguite le cure che vi vengono date. Imponetevi di seguirle a costo di star male, non commettete il mio errore che dopo quattro anni e quattro interventi chirurgici, ho abbandonato qualsiasi cura che non sia contro il dolore. Siate sempre positivi. Circondatevi di amici, di gente che vi vuole bene. Loro sanno come sollevarvi dai momenti di abbattimento. Amatevi nello stesso modo come vi hanno amato i vostri genitori. Siate, di voi stessi, padri, madri , fratelli e amici. Voi non fareste mai del male a nessuno di loro, perciò non lo farete neanche a voi.
Non vergognatevi del vostro stato fisico che, per un insieme di cose cambierà. Sappiate che se riuscirete a vincere la battaglia più difficile della vostra vita, riacquisterete le vostre naturali fattezze.
Se avete fede, non mancate di pregare. Pregate, chiunque sia il vostro Dio Egli vi ascolterà.
Non date retta ad imbroglioni che, cinicamente, tenteranno di estorcervi denaro facendo leva sul vostro precario stato di salute. Amate chi vi è vicino. E' difficile seguire un malato oncologico, ma, ricordate, che avrete bisogno della presenza e dell'affetto che vi viene offerto.
Non abbiate paura della morte. La morte è la fine naturale della nostra vita e ad essa non possiamo sottrarci. Ma non pensate sempre ad essa. Non merita tanto.
Siate attivi, sempre! Anche le piccole cose devono essere fatte da voi. Non lasciate che siano gli altri ad accudirvi quando potete farlo da soli, anche se con fatica. Ciò servirà a farvi sentire ancora utili ed importanti. Ma, nello stesso tempo, non temiate di chiedere aiuto se di aiuto avete bisogno. Nessuno di noi è nato Super Uomo, e non lo è specialmente quando si è in certe difficili situazioni.
Il cancro, ma non solo, bensì tutte le malattie, rendono egoista e, a volte, cattivo chi le subisce. Sappiate, però, che la pazienza di chi è al vostro fianco, chiunque esso sia, ha un limite di sopportazione, oltrepassato il quale si torna ad essere soli. E questo nessuno di noi può permetterselo quando si è in certe situazioni."
Avrei tante altre cose da dirvi, da consigliarvi, ma la cosa che più mi sta a cuore è quella di dirvi: "Prego Dio affinchè non faccia soffrire MAI nessuno di voi."

Enrico

mercoledì 27 luglio 2011

La mattina piove sempre in quella parte dell’Universo occupato dal Male. Grosse nuvole nere scaricano pioggia su ogni pianeta, asteroide, luna o cometa che abbia la disgrazia di far parte di quell’immensa distesa di mondi più o meno vivibili che danno vita alla Costellazione del Male. La pioggia, il vento, il freddo, sono elementi logici del paesaggio comandato dal Male.
I pochi abitanti che ne fanno parte hanno un aspetto a dir poco funebre. Grigi, come il cielo che li sovrasta. Di carattere chiuso e diffidente vedono, in tutto ciò che li circonda, solo il lato cattivo e negativo. Non è importante se trovano queste negatività in una persona, in un oggetto, in un qualsiasi essere vivente.
Guerre continue, lotte di potere, ricerca continua della supremazia verso i più deboli, hanno sempre caratterizzato gli abitanti della Costellazione del Male.
Non c’è un capo che tenti, in qualche modo, di dare un ordine alle cose. Ognuno è capo di se stesso. Ognuno lotta, combatte, uccide solo per il proprio tornaconto personale.
Ma, se un capo che si possa chiamar tale, non esiste, in compenso c’è chi da questo stato di cose trae il proprio tornaconto. Nessuno l’ha mai visto. Nessuno sa che maschera indossi. Nessuno sa come si chiama veramente. Molti hanno cercato di mettersi in contatto con Lui. Hanno cercato di farGli pervenire messaggi di completa sottomissione. Non hanno mai ricevuto una risposta. E non la riceveranno mai perché Lui non da risposte. Non si abbassa a parlare con un proprio suddito. Lui è il Male.
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Dall’altro capo dell’Universo un’altra galassia naviga felice. Anche li piove, ma solo perché le stagioni reclamano acqua quando ce n’è bisogno. Il cielo è limpido. Celeste del più bel celeste mai visto. La gente vive in pace e in armonia con se stessa e con tutto ciò che la circonda. Uomini, animali, piante, o cose, occupano lo spazio che è stato loro assegnato senza dover ricorrere alla violenza per veder riconosciuti i propri diritti.
Tutti, ma proprio tutti, hanno un solo scopo, che è quello di aiutarsi l’un l’altro senza chiedere nulla in cambio. Senza mettere al primo posto la diffidenza, l’orgoglio, l’arroganza, la violenza.
Questa è la Costellazione del Bene.
Anche qui non c’è un capo vero e proprio. Però ci sono (molti dicono che ci sono sempre state) delle regole non scritte che tutti rispettano e condividono. Capita, a volte, che qualcuno commetta qualche errore, per inesperienza, per gioco, anche per volontà. Ma tutti, poi, si pentono di quello che hanno fatto e del male che possono aver causato oltre che a loro, anche a chi gli sta vicino.
La gente sorride, sempre. Le persone hanno sempre una parola buona da dire a chi ne ha bisogno.  Nessuno conosce l’ invidia, il rancore, l’astio, la gelosia. Due sono gli elementi che fanno di questa costellazione un’isola felice: La generosità e l’altruismo.
Nella Costellazione del Bene non c’è chi vuole trarre benefici da questo stato  di cose. C’è chi ha dettato le prime regole, ma nessuno Lo ha mai visto di persona. Non ha bisogno di farsi vedere, Lui.
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Capita però che le due Costellazioni, nel loro lento navigare nello spazio, ogni qualche miliardo di anni, si avvicinino quasi a sfiorarsi (anche se , in realtà, restano ad una distanza tale che è impossibile poterla quantificare).  
Qualche miliardo di anni può sembrare un periodo talmente lungo e difficile da immaginare, che nessuno di noi , per quanti sforzi faccia, sarebbe capace di prevedere, anche in minima parte, eventuali trasformazioni avvenute. Come non si riuscirebbe ad immaginare le possibili evoluzioni che possono essere accadute in tutto questo tempo. In realtà l’Universo non conosce il tempo, qualche miliardo di anni per lui sono come qualche secondo per noi umani.
Tutto sarebbe diverso, sicuramente, da prima. Una sola cosa resterebbe immutata, o meglio, due cose: il Bene ed il Male. Esiterebbe sempre la lotta continua tra queste due entità. Su chi, delle due, deve prevalere sull’altra.
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Fino a qui una storia stupida. Irreale. Una storia nata solo dalla mia immaginazione. Partorita dalla mia mente, dopo che mi ero posto questa domanda: “Se il Bene ed il Male avessero l’opportunità di scontrarsi fisicamente tra loro, chi prevarrebbe?”
Poi mi sono ancora chiesto: “Se il Bene dovesse accettare lo scontro diretto, fisico, cruento, all’ultimo sangue con il Male, non potrebbe più essere chiamato Bene.”
L’eterna lotta tra il Bene ed il Male.
 La voglia di primeggiare con la forza è il Male.  L’utilizzo della saggezza  è il Bene.
Vendicare le offese ricevute è il Male. Perdonare è il Bene.
Accettare con astio un rimprovero giustamente meritato è il Male. Riconoscere i propri errori è il Bene.
Non rispettare le riconoscere le altrui sofferenze, ma solo le proprie, è il Male. Aiutare chi soffre è il Bene.
Condannare per il semplice gusto di farlo è il Male. Comprendere è il Bene….

Potrei andare avanti all’infinito. Potrei scrivere ancora per qualche miliardo di anni per poi arrivare ad una sola ed unica conclusione: “Noi, e solo noi, possiamo decidere del nostro e dell’altrui destino. Noi, e solo noi, siamo in grado di rendere la nostra esistenza, e non solo, felice e serena. E questo a dispetto delle avversità che possono affliggerci. Noi, e solo noi, possiamo decidere se vivere sulla Costellazione del Male, o sulla Costellazione del Bene.
                                                                                                                             Enrico

venerdì 22 luglio 2011

Ogni tanto, quando la mente è abbastanza libera da pensieri non proprio positivi, visito qualche blog, soffermandomi a leggere qualche cosa. E’ un modo come un altro per passare il tempo, scoprire i pensieri degli altri (anche se, il più delle volte, sono pensieri insinceri, che nascondono realtà ben diverse da quello che vogliono far apparire).
Ogni tanto, riesco anche a scrivere qualche cosa di mio. Ed allora la mia mente non solo deve essere libera da negatività, ma deve trovarsi in uno stato di completo rilassamento. Tutto questo, per la verità, sta accadendo raramente con la conseguenza di non riuscire più a concentrarmi come dovrei.
Chi mi conosce, conosce anche i motivi di questo mio stato psicologico. Chi, in quello che ho scritto, ha saputo cogliere anche le più piccole sfumature, capisce che non è facile riuscire ad essere quello che si vorrebbe quando manca la volontà di raggiungere anche il più piccolo obiettivo.
Quali sono le cose che, almeno personalmente, ho sempre desiderato fare? Leggere, scrivere, parlare, scambiare idee e opinioni, interessarmi di politica, di problemi sociali, dedicarmi alla mia raccolta di francobolli, andare qualche volta a pescare, ascoltare musica, vedere qualche bel film o qualche interessante documentario, fare dei piccoli lavori in legno, creare qualche cosa di simpatico con materiale riciclato, fare delle riparazioni dentro casa, guidare, viaggiare, cucinare, pulire l’ambiente in cui vivo, incassare la mia pensione il primo di ogni mese, vivere.
La maggior parte di voi dirà: “Sai che palle vivere vicino ad una persona così!” E’ vero. Riconosco di essere monotono, di non dare, alle mie giornate, niente di nuovo, ma tutto ciò che ho elencato  sono le cose che mi permettono di affrontare quotidianamente le angustie, le inquietudini, gli affanni che mi si presentano tutti i giorni e che hanno un unico volto: quello di un cane nero che mi ringhia alle spalle.
Molti amici, conosciuti su Internet, mi rimproverano il fatto che non sono presente, come dovrei, nei loro confronti. E’ vero anche questo, ma posso giurare su ciò che di più caro mi appartiene, che non passa giorno che io non li pensi, uno per uno. Mi ricordo quello che mi hanno detto, le  frasi gentili che mi hanno dedicato, i consigli che mi hanno dato. Tutti, anche chi ha preferito abbandonare la mia amicizia, sono nel mio cuore perché mi hanno consentito, almeno per un attimo, di tornare ad essere me stesso.
Ho aperto un nuovo blog su Google. L’ho chiamato, anche questo, “Il Mondo che Vorrei”. L’ho fatto per variare un po’, per tentare di trovare ulteriori amici, per scrivere cose diverse da quelle che ho scritto fino ad ora. So, però, che sarà molto difficile per me poter variare il contenuto dei miei scritti. Questo non perché non abbia la capacità di farlo, ma perché mi sono accorto di non aver più quell’abbondanza di idee che avevo fino a poco tempo fa.
Non mi va di parlare d’amore, anche se sono il primo a riconoscere che senza l’amore, nel senso più largo della parola, non esisteremmo. Non mi va di parlare di politica, tanto non serve a niente parlarne. Non mi va di ricordare continuamente fatti e avvenimenti della mia gioventù, tanto ormai è passata, la gioventù.
Di cosa potrei allora parlare? Del presente? Del futuro? Il primo non ha niente di interessante di cui parlare; il secondo invece … è un continuo attendere che succeda qualche cosa di nuovo, qualsiasi cosa, ma che succeda. Il futuro, in questo istante è già passato e fra un istante non meriterà più di essere ricordato.
Il vero futuro è un bimbo che nasce, un fiore che sboccia, una fetta di cocomero fresco in una giornata afosa.
                                                                                                                                             Enrico

mercoledì 20 luglio 2011

CARO IL MIO DIARIO ...

Caro Diario, oggi, 20 luglio 2011, inauguriamo insieme il nostro blog su Google.I miei due precedenti post non sono stati altro che un modo per prendere conoscenza delle possibilità, veramente notevoli, che Google mette a disposizione di chi vuole iniziare un colloquio con altre persone.
Dall'altra parte io e te parlavamo, dei più svariati argomenti, quasi tutti i giorni. Alle nostre conversazioni si univano, con i loro commenti, decine di amici e semplici bloggher che, per puro caso, ave(vano letto quello che io avevo scritto.
Vista la mia cronica incapacità a livello informatico, mi ci vorrà del tempo prima che io possa avere la nuova situazione completamente sotto controllo, ma sono certo che con la mia caparbietà e l'aiuto di futuri amici, riuscirò a creare un mio blog che sia bello a vedersi, semplice e divertente da leggere, interessante nei contenuti.
Questa mattina mi è stata confermata l'utilità di un'ulteriore operazione chirurgica (e così sono cinque), che interesserà il mio rene destro. Credimi ne avrei fatto volentieri a meno ma, a detta dei medici, non è possibile non farla, sempre che io non voglia peggiorare ancor più la situazione.
Certo che negli ultimi quattro anni e mezzo ne ho visitati di ospedali. Fino al 16 Gennaio del 2007 l'unica medicina che, qualche volta prendevo, era, se avevo qualche linea di febbre, la Tachipirina. Ieri invece, tanto per fare un esempio, ho iniziato la mattina alle sei  ed ho terminato alle dieci di sera di ingoiare pillole, pasticche, gocce, capsule, e chi più ne ha più ne metta.
Però ancora sono vivo e spero di esserlo ancora per un po' di tempo, anche se non mi faccio tante illusioni. Sai, caro Diario, che ti dico? Che se per miracolo dovessi accorgermi di non aver più niente, un po' mi dispiacerebbe. Dovrei abbandonare l'amicizia che si è creata tra me e il mio "cane nero", non avrei così più nessun motivo di prendermela con lui se le cose dovessero andar bene. Dovrei smetterla di prendermela con il Principale, anzi dovrei ringraziarlo per avermi tolto dai guai dopo avermici messo. Sicuramente più di un amico sparirebbe pensando che io non ho più bisogno di parole di incoraggiamento e di conforto da parte sua. Abbandonerei, di nuovo, quelle attività che, con fatica avevo ripresoa coltivare con la speranza di non pensare sempre e comunque ai miei problemi. Sarei costretto a tornare a vedere positivo tutto ciò che mi circonda, perdendo così il gusto di criticare ogni pur piccola cosa.
Sono rinuncie importanti, non credi? Sono rinuncie che sicuramente non dovrò fare, visto il mio attuale stato di salute.
Mi resterai tu. Tu, amico silenzioso, che ho scoperto di avere all'età in cui, di regola, non si tiene un Diario, ma si scrivono su di una agenda gli impegni del giorno.
Mi resterai tu perchè è bello parlare con me stesso tramite te. Non posso mentirmi. Devo essere sempre sincero. Mica posso prendermi in giro da solo.
Poi mi resterà il divertimento e l'interesse per la politica italiana. Continuerò a criticare, nelle dovute maniere, l'attuale maggioranza e quella che dovrebbe essere l'attuale opposizione. Mi interesserò sempre di problemi sociali che vedono, lor malgrado, come attori protagonisti, le fasce più deboli della società.
Continuerò a parlare di arte, di letteratura, di cinema, di teatro. Racconterò aneddoti e storie vere. Parlerò della mia vita passata senza nascondee nulla a chi avrà la disgrazia di leggermi.
Come dici? Sono tante le cose che continuerei a fare? Forze troppe? Hai sicuramente ragione. Cercherò di eliminare dalla lista quello che non è importante.
Adesso vado a dormire, sempre che ci riesca. Domani vedrò come fare per iniziare ad avere qualche amicizia.
Buona notte, mio caro amico. A domani
                                                                                                     Enrico Cagnoni

lunedì 18 luglio 2011

A COLORO I QUALI, SPERO, DIVENTINO MIEI AMICI

Ho deciso di aprire un mio Blog su Google perchè credo che io possa conoscere persone con cui parlare dei più svariati argomenti, con cui scambiare idee ed opinioni.
Non chiudo il Blog dallo stesso titolo, che ho ormai da un anno e mezzo, su un altro account (si dice così? Io me ne intendo molto poco su quelli che sono i termini giusti da usare), perchè mi ha dato modo di fare delle conoscenze importanti e significative.
Adopererò questo mio Blog come se fosse un mio diario. Riporterò sulle sue pagine le mie sensazioni, le mie idee, i miei ricordi. Non avrò alcun timore di parlare di me, anche se dovessi dire cose che, altri, sicuramente non racconterebbero di loro stessi. Mi firmerò sempre e solamente con il mio vero nome.
Per insegnamento di vita dico sempre la verità (lo trovo anche necessario, specialmente per chi, come me, non ha molta memoria), spero che anche coloro che mi leggeranno facciano lo stesso.
Il mio modo di scrivere, di esporre le mie idee, sicuramente non incontreranno il favore di tutti, e di questo ne sarò contento, perchè avrò modo, così, di avere con i miei lettori un vero contraddittorio.
Un'ultima cosa: come tutti, ma io sicuramente di più, commetto errori. Ditemelo, fatemi sapere dove e come ho sbagliato. Anche se ho sessantacinque anni non voglio smettere di imparare qualche cosa in più di quel poco che conosco.
Vi ringrazio e, speriamo, che insieme ci si possa divertire.
                                                                                            Enrico Cagnoni
Il mondo che vorrei?
Vorrei un mondo dove  tutti i bambini fossero considerati tali; dove le malattie e la fame non li veda protagonisti e dove sia festa nazionale quando ne nasce uno;
Vorrei un mondo dove un papà non debba rubare per sfamare la propria famiglia;
Vorrei un mondo dove alle persone anziane siano richiesti consigli, pareri ed idee che solo la loro esperienza può dare;
Vorrei un mondo dove le carceri siano piene solamente di chi ha realmente commesso reati;
Vorrei un mondo dove tutti gli esseri umani possano circolare liberamente;
Vorrei un mondo dove gli animali abbiano gli stessi diritti dell'uomo;
Vorrei un mondo dove non ci sia bisogno di trasmissioni tipo Anno Zero o Ballarò per denunciare i mali della società e di chi  governa;
Vorrei un mondo dove le veline, siano realmente dei fogli di carta e dove il Grande Fratello non sia altro che nostro fratello maggiore;
Vorrei un mondo dove il Presidente del Consiglio dei Ministri, viva in affitto a Roma, in Via dell'Archeologia a Tor Bella Monaca;
Vorrei un mondo guidato dal primo, vero ed unico socialista mai esistito: Gesù Cristo;
Vorrei un mondo dove il lavoro fosse realmente lavoro e non sfruttamento, dove la salute fosse realmente considerata un bene primario della società e non una fonte di guadagno per speculatori e avvoltoi;
Vorrei un mondo dove il muro di Berlino non fosse mai stato costruito;
Vorrei un mondo dove il gioco del calcio, il più bello del mondo, sia considerato veramente un gioco e dove i cosi detti campioni debbano essere loro a pagare per giocare;
Vorrei un mondo dove un terremoto, uno tzunami o qualsiasi altra calamità naturale, sia motivo di fratellanza e disponibilità da parte di tutti;
Vorrei un mondo dove la mia squadra del cuore abbia vinto tutti i derby al 90° su autorete di Totti;
Vorrei un mondo di ragazzi intelligenti, studiosi, rispettosi delle regole e dei propri genitori;
Vorrei un mondo in cui l'unico prodotto che si possa estrarre dalla terra, fossero le patate;
Vorri un mondo in cui non esistessero le targhe alterne;
Vorrei un mondo dove l'uomo, nasca a 85 anni, si possa godere la pensione fino a 65 anni, lavori fino a 30 anni risparmiando così per poter studiare fino a 6 anni, giochi fino al giorno in cui sparirà in un susseguirsi di amplessi da parte dei suoi genitori. Che bel modo di morire;
Vorrei un mondo dove i veri poeti, quelli che hanno lasciato un segno nella mente di noi tutti, siano riconosciuti tali e come tali ricordati;
Vorrei un mondo dove non sia necessario avere tra i propri abitanti Madre Teresa, Gandhi, Martin Luther King, Papa Giovanni Paolo II°, ma dove tutti siano Madre Teresa, Gandhi, Martin Luther King, Papa Giovanni Paolo II°;
Vorrei un mondo dove "certi personaggi" siano banditi dalle trasmissioni televisive, specialmente dal Festival di Sanremo;
Vorrei un mondo dove venga punito severamente chi lancia statuette del Duomo di Milano al Capo del Consiglio dei Ministri, con l'accusa di aver tentato il danneggiamento di un'opera d'arte frutto del lavoro di artigiani cinesi;
Vorrei un mondo dove le parole: "mi consenta", "scendo in campo", "fede" (come Emilio), "escort", "legittimo impedimento", "par condicio", "rete 4", fossero cancellate da qualsiasi libro di testo, enciclopedia o quant’altro;
Vorrei un mondo dove la parola LIBERTA' sia sinonimo di LIBERTA'.
Enrico Cagnoni